La disfunzione del pavimento pelvico è un termine che comprende una serie di disturbi che causano problemi durante l’evacuazione o manifestano dolore nella regione pelvica.
Questi sintomi possono essere significativi e socialmente limitanti, rendendo difficile per il paziente cercare un adeguato trattamento medico a causa dell’imbarazzo legato a questo tipo di problematiche.
È fondamentale per questi pazienti comprendere che tali disturbi sono abbastanza comuni e un approccio completo e graduale all’analisi dei sintomi può garantire una corretta diagnosi e un trattamento efficace per una condizione spesso persistente e frustrante.
TIPOLOGIE DI DISFUNZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO:
Rettocele: Si verifica nelle donne a causa della protrusione del retto nella parete posteriore della vagina, quando la parete muscolare che separa il retto dalla vagina si indebolisce. I sintomi includono difficoltà nell’evacuazione e la sensazione di un rigonfiamento o peso nella parete posteriore della vagina.
Contrazione paradossa del muscolo puborettale: Il muscolo puborettale, che agisce come meccanismo di continenza a riposo, non si rilassa durante l’evacuazione. Si manifesta con la sensazione di “spingere contro una porta chiusa” o un blocco durante l’evacuazione.
Dolore pelvico:
- Sindrome degli elevatori: sensazione di pressione verso l’alto nel retto.
- Coccigodinia: dolore al coccige causato da trauma.
- Proctalgia fugax: dolore fugace al retto, spesso notturno, causato dallo spasmo dei muscoli pelvici.
- Nevralgia del pudendo: dolore cronico nel pavimento pelvico seguendo i nervi pudendi.
TRATTAMENTO DELLA DISFUNZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO:
Esistono diverse opzioni di trattamento a seconda del tipo di problema e della gravità dei sintomi.
- Modifiche delle abitudini alimentari: Aumento dell’apporto di fibre ed acqua.
- Biofeedback: Terapia fisica del pavimento pelvico per migliorare la sensibilità rettale e la contrazione dei muscoli pelvici.
- Stimolazione elettrica: Può beneficiare in alcuni casi.
- Trattamento sintomatico per sindromi dolorose: Biofeedback, massaggi terapeutici, stimolazione elettrica, iniezioni di anestetici locali o farmaci antiinfiammatori.
L’intervento chirurgico è raramente considerato, tranne nei casi di rettoceli sintomatici e di grandi dimensioni.